Un tetto di rafia

ORIGINALE

Cow-T #11, w7, m6 

Altschmerz: Weariness with the same old issues that you’ve always had – the same boring flaws and anxieties that you’ve been gnawing on for years.

 

Margherita Maestri ha ventisei anni, una mediocre carriera da studentessa universitaria con due anni di fuori corso sulle spalle e la dannata presuntuosissima idea che dovrebbe sapere cosa fare della sua vita, invece che andare avanti per inerzia come sta facendo al momento. 

Le mancano quattro esami alla laurea - che non arriverà mai abbastanza in fretta - e il professore a cui ha chiesto un tema per la tesi non risponde alle sue mail da due settimane. Di questo passo finirà per laurearsi nell’anno del mai, nel mese del speraci. 

Alice soffia sulle candeline ed esprime il desiderio di avere una illuminazione, su cosa fare delle sua vita. È la stessa dannata storia da una vita, ormai, la paura di rimanere fermi e quella di andare avanti, perché è così dannatamente sicuro essere la perenne studentessa che non deve davvero affrontare il mondo esterno, il mondo vero. E allo stesso, Dio, quanto bisogna essere un fallimento per continuare a sabotarsi sempre nello stesso modo.

È l’ennesima cosa che sa non accadrà mai, la solita battuta che si ripete con i ‘colleghi’ - perché compagni di scuola è troppo da liceali per l’università - ma non può fare a meno di pensare che compilare la rinuncia agli studi e andare a fare la barista in un chiosco dal tetto di rafia su una spiaggia caraibica abbia il suo appeal al momento. 

 

(Le sembrerà una proposta ancora più intrigante quando tre ore dopo riceverà la mail dal professor Guiberti di Dermatologia in cui le dirà che si scusa per il ritardo nelle risposte ma era ad un convegno - duh, Margherita questo lo sapeva già, perché ha passato l’intera settimana precedente assillando i suoi assistenti con la stessa tenacia di un call center lettone che vuole venderti un nuovo contratto telefonico e il fatto che le abbiano rivelato questa informazione è stata l’unica cosa che l’ha trattenuta dall’andare a piantare le tende di fronte al suo ufficio per ottenere un titolo e magari anche un principio di bibliografia se non è chiedere troppo. La mail non le dispiacerebbe neppure troppo se solo il professor Guiberti non proseguisse dicendole che purtroppo ha già fin troppi tesisti e non può accollarsene un’altra. 

Margherita pondererà allora se mangiarsi un’altra fetta di torta, mandando a ‘fanculo la dieta almeno il giorno del suo compleanno o se mettersi a spulciare il piano di studi e il gruppo facebook alla ricerca di un altro professore che non richieda almeno un anno e mezzo di tempo per la stesura della tesi. 

Non sarà mai abbastanza fortunata da trovarne un altro a cui bastino solo tre mesi, non dopo che quella di Genetica Medica è andata in pensione, ma adesso come adesso è abbastanza disperata da poter pensare di farla persino in Igiene pur di uscire da questo stupido girone infernale che è l’università. 

Dio Santissimo, chi gliel’ha fatto fare.)

 

(No, il fatto che se lo stia chiedendo da sei anni non la farà desistere dal continuare a farlo senza mai comunque trovare una risposta. )