How the most dangerous thing is to love
Mar. 24th, 2023 01:22 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Margot/Alana - Alana/Hannibal - Hannibal/Will
canon divergence s2
Cow-T #13, w5, m3 - poly - La U
Quando Hannibal le aveva detto di non essere sicuro di voler rendere la loro relazione esclusiva, Alana avrebbe voluto prenderlo a schiaffi.
Non che una relazione basata sul lutto fosse esattamente delle più solide. Non che aver dormito insieme una volta fosse nemmeno indice di una relazione. Ma poi la cosa si era ripetuta e Alana, dopo tanti anni di quel sottinteso vorrei, potremmo, perché no?, aveva pensato che ora che era accaduto le cose si sarebbero evolute naturalmente. Non che si fosse immaginata una intera vita insieme, però aveva le sue aspettative - una cena a lume di candela, serate a scambiarsi appunti e colazioni a letto, dannazione, si era persino immaginata seduta accanto a lui al clavicembalo, magari mentre lui le insegnava romanticamente a suonare.
E invece Hannibal le aveva detto, estrapolando negli spazi tra le righe, che gli piaceva passare del tempo con lei, ma non era abbastanza. Alana non aveva non potuto piccarsi.
“Mi fraintendi,” Hannibal aveva piegato le labbra in un sorriso serafico, “c’è una persona che vorrei presentarti.”
Alana era rimasta stupita allora e poi quando Hannibal aveva proposto di ospitare una cena a casa sua - dicendole che le avrebbe portato la cena, insieme a questa persona misteriosa - Alana aveva dovuto ammettere di essere, se non altro, curiosa.
Erano arrivati con due macchine diverse, e quando aveva suonato il campanello e si era ritrovata davanti una donna Alana avrebbe voluto prendersi un momento.
“Margot Verger,” lei le aveva porto la mano e Alana si era ritrovata a stringerla, leggermente confusa, sentendosi instabile come se il pavimento sotto i suoi piedi avesse cambiato consistenza.
“Alana Bloom,” si era presentata.
“Il dottor Lecter mi ha parlato di te,” la donna - Margot - aveva sorriso, e prima che Alana potesse chiederle come lo conoscesse, la Bentley di Hannibal si era parcheggiata nel suo vialetto.
Hannibal aveva scaricato i contenitori di plastica e si era avviato lungo i gradini, “Buonasera, Alana,” le aveva detto posandole un bacio all’angolo della bocca. Abbastanza da mostrare intimità, troppo poco per delimitare possesso.
Margot Verger aveva sollevato le sopracciglia ben curate, senza scomporsi e Alana si era sentita quella in difetto.
“Hai - Hai bisogno di una mano a portare qualcosa?”
Hannibal aveva scosso il capo, “Ti ringrazio, ce la faccio da solo. Non vorrei distrarti da intrattenere la tua ospite.”
La tua ospite.
Alana aveva pensato che Hannibal, sotto quella facciata da perfetto gentleman europeo, troppo cortese per pensare alle trivialità del sesso, nascondesse le stesse pulsioni perverse di un qualunque maschio americano - un triangolo, oh, certo manteniamo aperta la relazione. Alana non se lo era aspettato, ma aveva fatto buon viso a cattivo gioco e aveva pensato che lo avrebbe sorpreso, sì, se si aspettava di avere due donne tutte per lui, Alana si sarebbe dedicata esclusivamente a Margot.
Certo si sarebbe potuta rifiutare, dire di aver cambiato idea, di non essere mai stata d’accordo fin dal principio, ma non lo avrebbe fatto perché a a lei Margot Verger piaceva. Su questo Hannibal aveva se non altro avuto ragione.
Solo che poi Hannibal l’aveva stupita, scusandosi prima del caffè, “Temo di dover andare, il mio primo paziente arriverà piuttosto presto” e Alana gli aveva chiesto soltanto un istante per parlare, in cucina.
“Non è mai stata mia intenzione restare,” Hannibal le aveva detto e Alana era stata presa in contropiede.
“Mi sembrava che, anche in questo, le nostre inclinazioni corrispondessero.”
Alana ci aveva messo un istante a capire di cosa Hannibal stesse parlando. Oh.
“Se ho frainteso, posso assicurarti che Margot non si aspetta certo che tu ti obblighi a...”
“Non è questo,” Alana lo aveva fermato. “Non mi aspettavo...” Aveva tentennato, indecisa se continuare o meno, ma poi Hannibal le aveva fatto cenno di non preoccuparsi di offenderlo, “non mi aspettavo che non volessi partecipare.”
“Ho detto che c’era una persona che volevo presentarti,” Hannibal non era nemmeno sembrato irritato, “mi sono permesso di supporre che sarebbe stato più soddisfacente per entrambi se avessimo potuto mantenere una varietà nella scelta dei partner.”
“E quindi immagino che l’altra persona che vorresti... frequentare,” Alana si era leccata le labbra, cercando di superare l’imbarazzo, “sia un uomo?”
Hannibal aveva sbattuto le palpebre lentamente, “Sarebbe un problema?” Aveva chiesto, l’intonazione della sua voce si era sollevata come avrebbe fatto se avesse posto la domanda ad un suo paziente. Alana quasi si era aspettata che le chiedesse, ‘e questo come ti fa sentire?’
Alana aveva dovuto ammettere con sé stessa che sarebbe stato ipocrita da parte sua. “No,” aveva alla fine scosso la testa, “nessun problema.”
“Vuoi parlarmi di lui?”
“Non sono sicuro che ci sia un lui di cui parlare, al momento,” Hannibal le aveva rivelato e Alana aveva annuito. “Magari mercoledì prossimo, a cena? Sempre che tu non ritenga questa dinamica troppo complicata.”
Alana si era permessa si sorridere, divertita, scuotendo la testa, “Mercoledì a cena andrà benissimo.”
Hannibal le aveva lasciate da sole. Alana non si era mai divertita tanto.
-
Hannibal non aveva, ovviamente, nessuna intenzione di ‘parlarle di lui’ il mercoledì successivo a cena. Alana non avrebbe capito, non sarebbe stato professionale, gli avrebbe detto - Alana non era ancora pronta a emergere, non era ancora pronta a divenire altro. Oh, ci avrebbe pensato Margot, probabilmente; dopotutto le aveva fatte incontrare per una ragione ben precisa. (Hannibal aveva piani anche per lei - Hannibal aveva piani per tutti).
Will invece. Will era pronto, Will aveva ucciso Randall Tier e poi glielo aveva messo sulla sua tavola, come un gatto lascerebbe in offerta un topo all’umano che si prenda cura di lui.
Sì, Hannibal lo aveva percepito allora, mentre gli medicava le mani, mentre Will gli diceva che aveva immaginato di uccidere lui, a mani nude. Intimo e passionale. Se Hannibal lo avesse baciato allora Will glielo avrebbe lasciato fare. Will lo avrebbe morso e baciato e gli avrebbe strappato via i vestiti.
Hannibal non poteva. Non ancora. Tradire Alana sarebbe stato estremamente maleducato - come se tradire la sua fiducia andando a letto con lei solo per usarla come alibi fosse molto meglio. Ma Alana gli serviva e gli serviva distratta. (E gli sarebbe servita ancora di più capace di uccidere, se Margot fosse riuscita a convincerla che Mason non meritava di vivere, ma a questo avrebbe pensato dopo).
Will era alla porta e aveva gli ingredienti per la cena con sé.
Quando gli aveva detto che era carne umana - Freddie Lounds - Hannibal aveva quasi ceduto ai suoi istinti per alzarsi e baciarlo lì, senza nemmeno aver finito la cena.
Aveva aspettato di terminare il dessert, seduti l’uno accanto a l’altro con un whiskey in mano, per farlo.
“Avevo intuito che volessi farlo l’ultima volta,” Will gli aveva detto, le labbra bagnate e la bocca che sapeva di whiskey.
“Eppure sei venuto lo stesso. E non mi hai fermato,” inclinando la testa, Hannibal lo aveva guardato come suo solito, come se cercasse di raccapezzarsi in un imprevedibile rompicapo.
“Pensavo non avessi il coraggio di farlo,” Will lo aveva sfidato e Hannibal lo aveva baciato di nuovo, trattenendo tra gli incisivi il suo labbro inferiore.
“Dovevo risolvere la situazione con Alana prima.”
“È ancora viva, spero.”
Hannibal aveva ridacchiato contro la sua bocca. “Per ora. Mi serva ancora come alibi. Io e te, insieme, non siamo molto convincenti.”
“E come l’avresti risolta, allora? Se non l’hai lasciata e non l’hai uccisa?”
“Trovo molto indicativo che le uniche due scelte che ti siano venute alla mente siano una rottura o un omicidio.”
“Hannibal...”
“Le ho presentato una mia paziente, dovrebbe ridurre il suo interesse in me e tenerla occupata per un po’. Non le ho detto nulla della persona che avrei frequentato io.”
“Non credo sarebbe contenta di sapere che sono io.”
“Non credo nessuno sarebbe contento, Will. Hai cercato di uccidermi,” glielo aveva detto con un compiacimento che aveva mandato i brividi lungo la schiena di Will.
“È una fortuna che tu sia così comprensivo allora.”
A quel punto Hannibal gli aveva preso il bicchiere di whiskey dalle mani e lo aveva posato sul tavolino accanto a loro. E poi entrambi non avevano più compreso niente per il resto della serata.