Viaggio a termine
Mar. 19th, 2023 02:04 amQuarta Scrittura Casual su Test di Prova
511 parole di puro non-sense che ad un certo punto diventa pure metaletterario, ma non vi potete aspettare niente di diverso alle 2 del mattino
Questo è un racconto un po’ bizzarro
Di un treno che non accettava alcuno sgarro
Se in carrozza si voleva salire
Non c’era scelta se non patire
Una costrizione alquanto particolare
E certo non c’era da ben sperare.
Chiunque volesse fare il giro del mondo
E sulle rotaie viaggiare errabondo
Ai versi non poteva scampare
E se era sua intenzione parlare
Almeno una rima per quanto sciocca
Doveva uscire dalla sua bocca.
Ma non staremo oltre qui a tediarvi
Certo ci saranno altri modi per aiutarvi
A passare il tempo in allegria
Perciò iniziamo con questa poesia:
Il treno è bello, rosso e a vapore
Pronto a trasportare qualsiasi esploratore.
Attende alla stazione, con le porte aperte,
I motori accesi, pronti per le trasferte.
Non è mai in ritardo
Anche se certo è piuttosto testardo
E se dovesse decidere una diversa destinazione
Alla sua scelta non ci potrebbe essere alcuna opposizione
Non importa se pensavate di andare dalla nonna
La tratta è cambiata alla bisogna
Ma state certi, non disperate
Le vostre attese saranno opportunamente ripagate
Anche se ancora non lo sapevate, in quel posto
Era necessario che ci andaste tosto
Perciò “Tutti dentro! Tutti in carrozza!”
Strilla il capotreno e quasi si strozza,
Gli manca la rima, persino i versi
Non è ancora partito ma già deve sedersi.
Ve l’ho detto che questo treno bizzoso
Di rime è alquanto bramoso,
Ma non temete, non c’è da disperare
È piuttosto facile imparare,
Perciò su, salite, mettetevi accanto
Alla donna che per parlare usa soltanto un giambo
O all’uomo che degli endecasillabi abusa,
La sua è stata una mania molto diffusa,
Oppure forse preferireste
Tacere e osservare il paesaggio agreste?
É accettabile, ma state attenti
Se doveste aprire la bocca la rima vi si potrebbe incastrare tra i denti.
“In carrozza, dentro tutti
Qui vogliamo i belli e pure i brutti!”
Ormai dovrebbe essere un rituale consolidato
O per lo meno il capotreno dovrebbe essere abituato
Ma non è mica facile ogni giorno
Utilizzare un verso adeguatamente adorno.
(E trovatela voi una rima con dentro
Che non sia epicentro, metacentro o baricentro)
“Avanti, avanti, è ora di salire,
Siamo già pronti per partire!”
Si asciuga la fronte il controllore
Insieme al fiato gli è tornato persino il buonumore.
Il treno è partito, la gente è seduta
Si può festeggiare con una bevuta.
E non crediate che non vi abbia visto
Prendere posto con quel fare vispo
Alla fine vi siete decisi
Li vedo i vostri sorrisi.
Sappiamo che non avete meta, nemmeno destinazione
(Dopotutto questo è stato un capriccio dell’Amministrazione
Ma vi porteremo a spasso con molta dedizione.
Chissà che lungo il viaggio
Oltre ad ammirare il paesaggio
Non vi venga un po’ di ispirazione
Per la vecchia o la nuova Missione.
Le soste sono tante
Dopotutto, quanto sono estese le Lande?
Ma non vi preoccupate
di tempo ne abbiamo a palate
In fondo siamo solo alla quarta settimana
C’è tempo anche per questa esperienza scrivana
Anche se non è il caso di soffermarsi troppo
qui tutto passa in un tiro di schioppo
“Tutti in carrozza! Tutti dentro!”
Ormai è giunta l’ora del rientro.