Pulvis et umbra sumus
Mar. 18th, 2020 08:35 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Challenge: COW-T #10 - week 6, mission 5
Prompt: pulvis et umbra sumus
Wordcount: 300 parole
La silhouette nera attende, invisibile agli occhi di molti.
Kaito lo guarda con quegli occhi un po’ spiritati - è il minimo dopo essere evaso da un riformatorio tra le braccia di un IBM alato, invisibile ai suoi occhi umani. Veder sfrecciare l’intera città sotto di sé deve essere stata un’esperienza poco confortevole.
È una fortuna che Kai non sapesse che sarebbe bastata una goccia di pioggia per disperdere le particelle nere e farlo precipitare da un’altezza vertiginosa. Altrimenti la sua espressione ora sarebbe molto più spaventata.
“Cosa ci fai qui?” Chiede Kei.
“Sono tornato per te.”
Ci sono un sacco di cose che Nagai vorrebbe chiedergli. In primo luogo, ‘perché’. Perché sei tornato dopo che ti ho abbandonato in mezzo ad una montagna?
Poi dovrebbe chiedergli come? Come hai conosciuto un Ajin disposto a portarti fino a qui?
Kei non chiede nessuna di queste cose, non vuole sentire le risposte. E perché dovrebbe.
“Benvenuto a bordo,” il signor Tosaki non si sforza nemmeno di tirare fuori un sorriso di circostanza. Sono in guerra, non hanno tempo per le cortesie.
* * *
Il problema di Kaito è che non si rassegna a guardarlo morire.
“Siamo polvere e ombra, Kaito,” gli aveva detto Kei, posandogli una mano sulla spalla, prima di togliergli uno schizzo del suo sangue dalla guancia.
Polvere e ombra, Kaito si fa rotolare le parole in bocca, guardando il cadavere dall’amico circondato da particelle nere - polvere e ombra - che sciamano intorno al suo cadavere, ricostruendolo pezzo per pezzo.
“Kei sembrerà pure un essere umano e morirà pure come un essere umano, ma non è un essere umano,” gli dice Tosaki, quando lo trova in bagno a vomitare anche l’anima per l’ennesima volta.
Polvere e ombra.
Carne e ossa.
A Kaito la distinzione non interessa affatto.