Feb. 28th, 2021

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AJIN: DEMI-HUMAN

200 parole 
COW-T (Sagra): Luna Park

 

Sembrano bambini, pensa Tosaki con un leggero disgusto. 

Come se non ci fosse abbastanza a cui pensare, senza organizzare gite in luna park semideserti. 

"Questa non è una libera uscita," Nagai ammonisce Nakano, e Tosaki dovrebbe trovare conforto nel fatto che il ragazzo abbia mantenuto la sua freddezza. "Siamo qui per fare una ricognizione, non dimenticatelo." 

Nakano alza gli occhi al cielo, "Sì, mamma," e praticamente trascina via Shimomura per la manica della giacca verso la ruota panoramica con un "dall'alto si vede tutto no?". 

Come se Nakano non avesse paura delle altezze. Idiota. 

Shimomura si volta verso di lui con sguardo interrogativo e Tosaki non può fare altro che annuire un assenso. Beh, certo che potrebbe fare altro, ma, anche se questa non è una libera uscita, Shimomura merita qualche momento di svago. Dannazione, si sta rammolendo.

Ma conoscendola sarà comunque sull'attenti e dopotutto lui non ha davvero bisogno di averla come guardia del corpo, non quando ha Nagai con sé. 

Il ragazzo sospira e Tosaki prova l'incomprensibile necessità di rassicurarlo. "Shimomura sa quello che fa, lo terrà d'occhio." 

"Lo so. Andiamo?" 

"Potremmo iniziare dallo zucchero filato. Sembra che tu ne abbia bisogno." 

Si sta davvero rammollendo. 

 

Following

Feb. 28th, 2021 01:06 pm
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DEVILMAN CRYBABY

100 parole
COW-T (Sagra): Luna Park

 

"Non penso dovremmo stare qui!" Akira punta i piedi davanti alla cancellata fatiscente. 

'Luna Park' recita la scritta in ferro battuto brunito, a mala pena illuminato dalla luce lattea della luna, ma le giostre devono essere chiuse da anni e il posto ha un'aria spettrale. 

"Andiamo, Akira, non mi dirai mica che hai paura?" 

Il ragazzo deglutisce e poi sì, annuisce, convinto, quasi sfidando l'amico a prenderlo in giro. 

"Sei un Devilman, maledizione, sei tu quello che dovrebbe infestare questo posto!" 

Ma Akira non cede. 

"Molto bene. Allora andrò da solo." 

Ryo corre dentro e Akira deve seguirlo. 

 
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BLUE EXORCIST

100 parole 

COW-T (Sagra): Luna Park

 

Per essere un primo appuntamento fa schifo. 

Bon storce il naso e occhieggia le orecchie basse di Rin, la sua coda normalmente così attiva e scattante, blandamente arrotolata attorno alla sua vita in modo da non essere pestata. 

Eppure un giro al luna park sembrava un'idea meravigliosa. 

"Senti, perché non proviamo con il tiro a segno?" 

Rin si illumina - dopotutto la sua mira è molto migliorata da quando ha capito come far funzionare lo sparapalline da tennis - e annuisce. 

Se alla fine Bon se ne esce con un peluche più grande di lui e Rin sta sorridendo è meglio per tutti. 

 
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 ONE-PUNCH MAN 

100 parole 

COW-T (Sagra): Luna Park

 

”Non è possibile che tu non sia mai stato ad un luna park, sensei!" 

Saitama sgrana gli occhi e Genos non arrossisce per la sua sfrontatezza, in parte perché è un cyborg, in parte perché dannazione, Genos non ha idea di cosa sia appropriato e cosa no. 

Così Saitama si ritrova su una ruota panoramica a mangiare zucchero filato che è costato davvero troppo per essere soltanto mezza tazzina di zucchero e con un peluche enorme in braccio che Genos ha vinto praticamente radendo a zero il chiosco con il suo laser. 

Per un primo appuntamento - ma non lo è - sarebbe potuta andare peggio. 

 

Infestato

Feb. 28th, 2021 01:10 pm
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 SUPERNATURAL 

100 parole 

COW-T (Sagra): Luna Park

 

Il tunnel degli orrori del luna park è - big surprise - davvero infestato. 

Sam vorrebbe davvero dire di non averla vista arrivare, ma se non altro lui e Dean se la sono cavata con un po' di sale, qualche parola latina e occhiatacce da quelli nella carrozza dietro che pensavano volessero dare fuoco al cartongesso della costruzione. 

"Senti, tu e il tuo ragazzo non potete fare robe strane con le candele nel mio tunnel!" li sgrida la cassiera, con l'aria di chi ha visto davvero troppo.

Sam tace, perché davvero, non sa da dove cominciare a spiegare che "non è come crede!" 

 
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 LUCIFER 

100 parole

COW-T (Sagra): Luna Park

 

Chloe potrebbe vomitare. 

Trixie sembra fresca come una rosa e Lucifer non ha nemmeno un capello fuori posto. Signore dell'Inferno o meno, miracolosamente impeccabile o che altro, Lucifer davvero non è umano e questa è la prova. O forse la detective Deker dovrebbe allenare un po' di più lo stomaco perché il terzo giro sulle montagne russe le è stato quasi fatale. 

"Voi andare pure, io vi aspetto qui." Chloe si siede e Lucifer le passa una bottiglietta d'acqua, tirandola fuori dal nulla, prima di fare l'occhiolino con aria conspiratoria a Trixie. 

"Faremo in modo di divertirci anche per te." 

 
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 DOCTOR WHO 

100 parole

COW-T (Sagra): Luna Park

 

I luna park su Raxacoricofallapatorius sono leggermente diversi. Prevalentemente perché gli abitanti non amano le altezze e quindi niente ruote panoramiche, niente montagne russe e, davvero, Rose non vuole assaggiarlo quella sottospecie di zucchero filato verdastro che sembra piuttosto bile rappressa e assolutamente non commestibile. 

Il Dottore la osserva, sopracciglia inarcate e braccia incrociate sulla giacca di pelle aperta e lei la prende come una sfida. 

"Beh, sì, forse in fondo lo assaggerò." 

"Fantastico." 

"Ce l'abbiamo l'antidoto sul TARDIS, vero? Nel caso fosse velenoso." 

Nine nemmeno risponde e Rose ne prende un morso. 

Doveva fidarsi. Quel... coso è galattico. 

 
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 BEASTARS 

100 parole 

COW-T (Sagra): Luna Park

 

 

Legosi non è mai stato ad un luna park. Louis nemmeno, non che Oguma abbia mai avuto tempo o un motivo razionale per portarcelo. 

Però Louis ha letto su internet che una serata al parco divertimenti è l'appuntamento ideale, per cui eccoli lì, uno accanto all'altro a non sapere se sia il caso di tenersi per mano o meno, con Louis che praticamente sbanca il tiro a segno con la sua mira e Legosi che quasi ammazza il 'fantasma' nel tunnel degli orrori perché lo ha preso alla sprovvista e ha reagito d'istinto. 

Forse loro non sono abbastanza normali. 

 
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 BOKU NO HERO ACADEMIA

100 parole 

COW-T (Sagra): Luna Park

 

Deku non avrebbe dovuto proporlo e Bakugou non avrebbe dovuto accettare. Che idea stupida andare al luna park, quando Katsuki è in grado di trasformare qualsiasi cosa in una competizione, dall'autoscontri al tiro a segno, dalla casa degli orrori - io non ho paura, cagasotto di merda! - alle montagne russe. Persino il bruco mela, dannazione, il bruco mela! 

Izuku lo sapeva. Però. 

Però sarebbe un idiota se non ammettesse che Kacchan gli piace a prescindere, che Kacchan non è Kacchan se non è competitivo e arrabbiato e troppo tenero con un pomeranian perennemente irritato. 

Non che glielo dirà mai. Non ha istinti suicidi. 

 

Worth it

Feb. 28th, 2021 01:16 pm
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 SUPERNATURAL 

100 parole

COW-T (Sagra): Luna Park

 

Dean mette insieme i soldi facendo la cresta sulla spesa, perché John Winchester non approverebbe mai che li sprecassero così. 

Però è il compleanno di Sam e poi John è chissà dove ad uccidere chissà cosa senza nemmeno preoccuparsi di fare una telefonata. 

Così Dean decide che 'fanculo sì, ne vale la pena. 

Il luna park è enorme, Dean si sente abbastanza generoso da deviare Sam verso la ruota panoramico quando vede un clown vendere palloncini in un angolo, e se alla fine il fratello lo guarda con un sorriso raggiante e Dean sente qualcosa contorcersi nello stomaco ne è davvero valsa la pena. 

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BLACK BUTLER 

666 parole 

COW-T (Sagra): Labirinto

 

If only he didn't have tea to prepare, a cake to bake, making sure Baldroy doesn't blow off the kitchen, and a table to set while saving the dishes from Mey-Rin, all in time for Miss Midford's visit Sebastian would find it endearing. Oh, these humans do try at least.

The labyrinth is a beautiful piece of work, dark and gothic, shadows lingering in every corner, and a malicious aura that reeks of home. A perfect place to hide the brat and wait out for the eventual rescuers to lose themselves. Sebastian chuckles, but at least he has to hand it to them, they have style and they have been smart enough to kidnap the boy right under his nose - not an easy task. 

Now, what exactly they plan to do, he doesn't know - he doesn't care, as long as the boy stays safe as per contract, - but he can wonder. Who do they plan to ask for a ransom, anyway, when the Head of the Household is the one they are holding hostage? And why someone would feel the need to take that obnoxious child otherwise? Well, he might just as well ask them directly. 

So in the labyrinth the demon goes and yes, it’s really convoluted, full of dead ends and paths that just turn around and bring you where you were before. Well yes, it would have worked, if he only were more gullible, someone who didn't use a supernatural ability to know exactly where his master was, someone who could be swayed by a few branches of European boxwood grown in a peculiar shape. In few words, if he weren't a creature from Hell. 

Be as it may, Sebastian, who could cut through the foliage and reach the center bypassing all this melodrama, takes his time instead, pacing leisurely the convoluted paths that lead to the center, always knowing where to turn. He might need to be back by five but he's in not that much of a hurry, after all, he is one Hell of a butler. 

"I've told you, I am the Earl of Phantomhive," Sebastian hears the boy say - irritated as if this is something that he's been saying for the past hour and it's getting old, - even before he reaches the clearing that is the center of the maze. "I won't write a ransom demand to myself." 

Yes, so money it was. One would think kidnappers would at least gather some information before embarking on something that will leave them dead.

Well, at least, he's getting some fun. 

Sebastian smirks and steps into the clearing. 

The kidnappers, two burly men with scars on their faces, don't even notice him,  deep in conversation as they are, but the boy's head snaps in his direction as if he had called him by his name. There's something that softens in his features, something that relaxes and melts away as if he had put on all of his bravado, but he wasn't really sure he would be saved, - as if Sebastian had ever failed him, the demon would scoff. But still, he knows every kidnapping he goes through, brings back memories from a past best forgotten. Or maybe not best forgotten at all. After all, Sebastian does enjoy the bursts of fear and sorrow, anger and pain, that emanate from the boy afterward, as he searches for comfort in his arms. It's just a foretaste of the meal to come. 

Sebastian takes out his cutlery, the pale glint of the sun reflecting on the metal.

“Please Sebastian take your time. I'm in no hurry." 

Sebastian smiles politely, his lips straining. Ungrateful child. 

But he'll have his satisfaction afterward, when the men will lay dead in a puddle of their own blood and the ropes around the boy's wrists will be cut off. 

He will have his satisfaction, just you wait.

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BLUE EXORCIST 

851 parole 
COW-T (Sagra): Labirinto

 

Doveva essere un lavoro semplice, che due Esorcisti appena abilitati sarebbero stati in grado di portare a termine da soli, per questo Bon aveva accettato di lavorare con Rin Okumura anche se era l'idea più idiota che Mephisto potesse avere, far lavorare una coppia di novellini insieme invece che appiopparli ciascuno ad un esorcista più esperto. 

Ma forse in fondo Mephisto lavorava davvero per l'altra parte - si stavano davvero fidando di un demone? Davvero? 

In ogni caso, siccome nessuno voleva lavorare con il figlio di Satana - nemmeno Yukio, l'altro figlio di Satana - Bon aveva sbuffato e con espressione scocciata aveva detto, "quante storie fate, ci lavoro io con Okumura". Fine della storia ed erano stati contenti tutti. E non doveva davvero saperlo nessuno della capriola che aveva fatto il suo stomaco quando il viso di Rin si era illuminato, le sue orecchie si erano drizzate e la sua coda aveva cominciato a guizzare nell'aria nemmeno fosse un cane alla vista del suo padrone - no, buono, Bon, che non è caso di fare questo tipo di pensieri. 

Così si erano trovati in quel parco giochi abbandonati a seguire una serie di spiritelli minori dentro un labirinto fatiscente. La paglia che costruiva gli ostacoli era umida, ammuffita dal tempo e mezza marcita. Sarebbe dovuto essere facile distruggere quelle pareti improvvisate, ma quando Bon aveva provato a spingere via quei covoni pressati insieme, quelli avevano opposto resistenza nemmeno fossero stati cemento e mattoni invece che blocchi leggeri soltanto impilati. 

"Lo sapevamo che era infestato, no?" si era stretto nelle spalle Rin prima di estrarre la spada e provare a farsi strada a colpi di lama. La paglia aveva preso fuoco, ma non aveva ceduto, non si era disintegrata. 

Rin aveva emesso un verso strozzato, di frustrazione e Bon aveva ghignato. 

"Lo sapevamo che era infestato, no?" gli aveva fatto il verso. 

Rin aveva rugliato qualcosa, troppo basso perché Bon potesse capire le parole, ma il senso era chiaro e l'umano avrebbe preso le proprie soddisfazioni da dove poteva. 

"C'è un solo modo per arrivare al centro, allora." 

"Percorrere il labirinto." 

Non sarebbe dovuto essere difficile - sarebbe, avrebbe, dovrebbe, dannazione a loro, quella non era una situazione normale e fare appello al confronto con la normalità era da stupidi. Il labirinto da fuori non era più grande di un quadrato di trenta metri per trenta. Una volta al suo interno però, Bon e Rin avevano camminato per ore, tracciando col gesso ogni bivio, ogni deviazione, ogni sentiero, eppure le scelte erano sempre nuove, le strade sempre diverse, sembravano moltiplicarsi sotto i loro occhi, come un caleidoscopio che ruotasse intorno al suo asse, cambiando attorno a loro mentre rimanevano fermi nello stesso punto. 

Bon aveva recitato un sutra, ma non era servito a nulla. 

Il centro sembrava sfuggire loro. 

"Moriremo qui dentro," aveva sospirato Rin con la sua solita aria melodrammatica e Bon avrebbe voluto alzare gli occhi al cielo, ma la verità era che il senso di inquietudine che l'aveva pervaso sin dal primo passo che avevano fatto all'interno di quel diventava più forte ad ogni metro che guadagnavano.

"Dannazione, sopravvivere a Satana, al Re Impuro, al Vaticano... tutto per crepare in un merdoso labirinto infestato da un demone minore del cazzo!" Rin sbottò e quasi cadde, scivolando sul terreno fangoso di paglia marcia impastata nella terra. 

Li avrebbe ammazzati quel pavimento prima della disidratazione, pensò Bon. Sarebbero scivolati e si sarebbero rotti l'osso del collo e... 

"Okumura, ti fidi di me?" 

"Uhmf," Rin aveva annuito con uno sbuffo, - che domanda idiota.

"Tira fuori la spada." 

"Perché, vuoi che provi a bruciare un'altro po' di paglia?" 

"Sì, qualcosa del genere." 

Anche se era stato inutile le sei volte precendenti che ci aveva provato, Rin estrasse la spada e cercò di tagliare le pareti di paglia. Inutilmente di nuovo. 

"Visto?" 

"Non metterla via." 

Bon gli aveva afferrato la mano, stringendola insieme all'elsa della spada sottostante e aveva cercato di ignorare l'ennesimo sfarfallio nello stomaco. Non era questo il momento dannazione a lui e dannazione all'espressione sorpresa sul volto dell'altro. 

"Ma che -?" Rin era arrossito, ma non aveva fatto per spostarsi. 

Bon che doveva essere della stessa gradazione di rosso, aveva guidato la spada verso il terreno conficcandogliela dentro. 

Con un grido che doveva davvero provenire da un altro mondo, la fanghiglia aveva preso fuoco, la paglia si era disintegrata in cenere e l'intero labirinto si era imploso sotto i loro occhi, lasciandoli a pochi passi dal punto dove si trovava ancora il cartello d'ingresso. Non si erano mai mossi dall'entrata. 

"Come lo sapevi?"  Rin lo aveva guardato con ammirazione e Bon era arrossito ancora di più. 

"Continuavamo a scivolare, se non erano le pareti e non potevamo raggiungere il centro..." 

"...doveva essere nel terreno." 

"Esatto." 

"Sei un genio!" 

Bon avrebbe dovuto mantenere il distacco, avrebbe dovuto rimanere lucido, avrebbe dovuto fare un passo indietro e lasciargli andare la mano. 

Sarebbe, avrebbe, dovrebbe. Fare il confronto con la normalità era da stupidi. 

Così Bon lo aveva baciato. 

"Pensavo non ti decidessi più." 

 

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